
Coronavirus – Una nota del Viminale consente gli spostamenti, anche tra regioni, per raggiungere gli aeroporti – Federalberghi protesta: “Consentiamo i viaggi oltre confine e impediamo quelli in Italia”.
Roma – A Pasqua e Pasquetta l’Italia intera sarà in lockdown. Un’unica zona rossa in cui non sarà consentito uscire di casa se non per comprovate esigenze di lavoro, salute o urgenze. E comunque, per giustificare i propri spostamenti, sarà necessario sempre mostrare un’autocertificazione. Off-limits anche gli spostamenti fuori comune e fuori regione. Ma c’è un “ma”. Durante quello stesso periodo sarà consentito andare all’estero in vacanza o per turismo verso “destinazioni estere non interdette” e spostarsi per raggiungere gli aeroporti di partenza. A chiarirlo il Viminale con una nota.
Sulla base delle restrizioni imposte dal Dpcm del 2 marzo, una nota del gabinetto della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese spiega che “sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento”. Chi deve partire per un viaggio, dunque, può raggiungere un aeroporto o un porto anche se si trova in una regione arancione o rossa, perché “munito di autocertificazione”.
La regola, in vigore fino al 30 aprile, fa però scoppiare le proteste degli albergatori italiani. “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”, protesta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, così come riferisce il Corriere della Sera.
“Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio – afferma Bocca – allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”. Federalberghi chiede che il governo adotti con urgenza un provvedimento per “liberare” le persone munite di certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le quarantotto ore precedenti il viaggio o il risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dalla malattia.
Si può andare per turismo nei cosiddetti paesi del Gruppo C, e cioè Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco ma rispettando le restrizioni locali e al ritorno in Italia nella maggior parte dei casi è obbligatorio sottoporsi al tampone.
È possibile raggiungere per una vacanza i paesi sopracitati rispettando le misure anti contagio locali e al rientro in Italia nella maggior parte dei casi è obbligatorio sottoporsi al tampone. Nello specifico, chi rientra dall’Austria, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti deve sottoporsi alla quarantena di 14 giorni. Isolamento fiduciario al ritorno in Italia è stato stabilito anche per chi va in Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia.
In Italia, invece, fino al 30 aprile vige il divieto di spostamento tra regioni, se non per motivi di lavoro, salute e necessità, e addirittura dal 3 al 5 aprile, quindi da sabato santo a Pasquetta, tutto il paese sarà in zona rossa, cioè sarà vietato uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute, urgenza. Unica eccezione sono le visite a parenti e amici massimo in due adulti e minori di 14 anni, ma anche in questo caso è obbligatorio fare rientro presso la propria abitazione. Da qui la protesta di Federalberghi.
Da: Tusciaweb