
Se andate in stazione a prender il treno e non passa, perché soppresso o rotto; se non ci sono ascensori o scale mobili funzionanti e non sapete come uscire dalla stazione; se banchine e vagoni sono troppo pieni e non si può avere il necessario distanziamento anti-Covid; se rischiate d’ammalarvi viaggiando, perché i treni non vengono sanificati a dovere e manca il ricambio d’aria esterna; se i lavori ad Acilia sud e Tor di Valle sono fermi da 4 anni e quelli a piazzale Flaminio vanno a ritmo d’escargot; se ogni tanto un treno prende fuoco, o s’affumica un bus sostitutivo.
Se vedete tutte queste cose, beh, voi siete dei visionari, perché non è vero! Parola di Regione Lazio.
Sulle ferrovie regionali ex concesse da anni doveva cadere una pioggia di milioni. Le ultime promesse ci davano 500 milioni impegnati entro metà 2021, ma ci ricordiamo di oltre 900 milioni detti dal presidente, Nicola Zingaretti, e dal suo assessore, Mauro Alessandri, in conferenza stampa nel cantiere della stazione di piazzale Flaminio a dicembre 2019.
Il cantiere di Flaminio sotterranea sta ancora lì e mancano sempre tre anni al suo completamento.
A suon di tweet è facile amministrare e fingere di risolver problemi. Imbarazza il messaggio del presidente Zingaretti a poche ore dall’ennesimo slittamento d’altri sei mesi dell’assunzione diretta della gestione delle due ferrovie, dell’acquisizione da parte di Astral e Cotral del ramo d’azienda di Atac spa dedicato a Roma Lido e Roma Nord, ma anche dalla chiusura della consultazione “pubblica e carbonara” avviata per soli 14 giorni dalla direzione regionale competente sul destino delle due linee e su beni, personale e impianti da trasferire dal gestore uscente ai nuovi.
Il presidente Nicola posticipa ancora traguardi e tempistiche, senza scusa alcuna.
“Finalmente si cambia”: quando? “Da gennaio partono i cantieri”: ma quali ? “180 milioni per 11 nuovi treni” Ancora! Cosa c’entrano i 180 milioni di promesse del 2016 con i 100 milioni di euro per il primo lotto di nuovi treni (5 per la Lido e 4+2 per la Nord) con la gara avviata a pezzi di carta fin da febbraio 2018, e con l’arrivo del primo convoglio (ormai) per il Giubileo 2025?
Ancora neppure si sa il nome dell’impresa che dovrebbe progettarli e costruirli? “Corse ogni 6 minuti”. Ma in quale decennio di questo secolo, presidente? Oggi sulla Lido si va, quando va bene, a 15 minuti, mentre avete continuato a pagare ad Atac un servizio per 180 corse/giorno/feriale mai più fatto dal 2017, con 130/132 corse reali. Mentre sulla Roma Nord … avete inaugurato una inedita “gommovia”.
Come comitati lo scrivemmo nel comunicato post passerella in sesta commissione consiliare regionale lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti. Anche in quella sede istituzionale, i medesimi rappresentanti apicali regionali che sdi-rigono le ferrovie ex concesse da anni, parlarono del “mitico problema del passaggio del ramo d’azienda da Atac ad Astral e Cotral, che dovrebbe avvenire il 1° luglio; una data che non sarà rispettata, secondo noi Comitati, visto che si è appena iniziato a parlare delle procedure, anche a tutela dei lavoratori, che devono presiedere al passaggio di un importante ramo di azienda, e al noleggio/leasing di molti asset tecnici e dei treni dai proprietari (Atac e Comune) alle nuove aziende regionali”.
Pendolari della Roma Nord, della Lido e della Giardinetti non ne possono più di questa politica che parla a mezzo social e veline stampa e di questa Amministrazione che parla solo “attraverso atti e delibere”, spesso neppure riuscendo a fare quelli, come l’atto di cessione della proprietà della Roma Giardinetti a Roma Capitale, su cui siamo tutti d’accordo da almeno 4 anni, o l’atto notarile di cessione del ramo di azienda a Cotral/Astral, deliberato dalla giunta Zingaretti fin dal 2019.
Voi, poveri cittadini e pendolari illusi, vi aspettate binari, traversine, treni e stazioni? Conclude l’infausto tweet di Zingaretti: “Dateci un po’ di tempo: cambieremo in meglio” : certo Nico’, peggio di così sarebbe difficile.
Per dar voce a cittadini e utenti delle ferrovie regionali ex-concesse, i rappresentanti dei comitati pendolari domani alle 15,30 andranno sotto il palazzo della regione, staranno sotto le finestre di questi in-decisori politici, nello stesso giorno in cui, ancora una volta, le loro promesse sono risultate vane.
Comitati pendolari ex-concesse