Viterbo – “Il museo di palazzo dei Priori verrà aperto prima di Natale, tra un paio di settimane”. A dirlo è l’assessora ai lavori pubblici e al centro storico Laura Allegrini, durante l’inaugurazione dei lavori di restauro della cappella Mazzatosta nella chiesa di Santa Maria della Verità a Viterbo. Il restauro, realizzato da Roberto Della Porta, è stato finanziato dalla fondazione Carivit.

Ad essere restaurati sono stati l’altare della fine del ‘500 e ill pavimento ceramico del 1470 realizzato contemporaneamente alla volta della cappella.
Assieme ad Allegrini, il presidente della fondazione Carivit Marco Lazzari, il vescovo di Viterbo Lino Fumagalli, i rappresentanti della soprintendenza e Vincenzo Ceniti del Touring club.
“Tra due settimane – ha detto Allegrini – verrà inaugurato il museo di palazzo dei priori. Le opere di Sebastiano del Piombo sono già lì. Pieta e Flagellazione. Questo è soltanto il primo passo. Verra’ inoltre aperto anche un passaggio che una volta portava a piazza del comune. Dopodiche’ sarà la golta della Torre di piazza del plebiscito. Viterbo diventerà un centro turistico fondamentale per la regione e per il centro Italia”.
L’inaugurazione, inizialmente fissata al 18 dicembre, sarebbe stata spostata al 22. Comunque sia il museo dovrebbe essere aperto al pubblico prima di Natale. Lunedi’ prossimo la decisione.
Ottime anche le previsioni per quanto riguarda la presenza di turisti in città in vista delle festività natalizie.
“Quasi tutti gli alberghi e i b&b di Viterbo – ha sottolineato Allegrini – sono gia stati prenotati dai turisti. Una presenza che ormai si attesta attorno alle tre notti. Molti i romani e i milanesi. Probabilmente la promozione fatta nelle stazioni dei treni di queate citta’ ha funzionato”.
Le opere di Sebastiano del Piombo spostate a palazzo dei Priori stavano prima vicino al museo civico che si trova accanto alla chiesa di Santa Matia della Verita’, parte integrante del complesso architettonico.
“Anche il museo è stato recentemente restaurato – ha commentato Allegrini -, sono state rifatte le capriate nella zona crollata tabti anni fa. Il museo deve restare un punto di riferimento dinamico in collegamento con il centro storico”.
La cappella Mazzatosta è stata anche oggetto di importantissimi interventi da parte di Cesare Brandi subito dopo la seconda guerra mondiale. Interventi, quelli fatti nella cappella Mazzatosta sull’affresco di Lorenzo da Viterbo, lo Sposalizio della Vergine, che hanno definito la teoria moderna del restauro.
“Molte bellezze della città – ha dichiarato il vescovo Fumagalli nel suo intervento – non sono conosciute dagli stessi viterbesi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’amore di don Elio per la chiesa (il sacerdote della parrocchia ndr) e la disponibilità della fondazione Carivit che ci sta aiutando a salvare tantissimi dei nostri beni. In questi undici anni di episcopato la fondazione ha riportato alla luce e riconsegnato importantissimi beni”.
“Un’ultima considerazione – ha poi concluso il vescovo -. Dobbiamo amare la nostra città di Viterbo conservandone il patrimonio artistico per consegnarlo alle generazioni future. Prendersi cura della città significa renderla accogliente. Perché’ è dall’accoglienza dei turisti e dei pellegrini che possiamo ricavare fonti importanti per il lavoro. A Bagnoregio, grazie alla valorizzazione di Civita, sono stati aperti 240 esercizi commerciali, 240 famiglie che hanno avuto l’opportunità di lavorare. L’anno scorso di questo periodo Bagnoregio aveva più turisti del Colosseo”.
Da: Tusciaweb