
“Fratelli d’Italia e gli alleati sapranno trovare una convergenza”. Laura Allegrini è stata investita da FdI della candidatura a sindaco.
Assessora e vice di Arena nell’ultimo sprazzo d’amministrazione, con un passato da senatrice, deputata e consigliera regionale, tanto all’opposizione quanto in maggioranza, è il nome su cui il partito di Giorgia Meloni ha deciso di puntare, chiusa la parentesi Rotelli.
Una scelta che ha mandato in fibrillazione il centrodestra in vista del voto anticipato di fine maggio. La Lega va dritta sul proprio candidato Claudio Ubertini e dichiara finita l’esperienza del centrodestra a Viterbo, Forza Italia (sempre che faccia parte del raggruppamento) non vede di buon occhio correre con un esponente di giunta che ha fatto cadere il sindaco Arena, mentre Fondazione attende che la tempesta passi.
Dal canto suo, Allegrini è fiduciosa. “Eventuali diffidenze non mi preoccupano – spiega Allegrini – gli alleati sapranno, anzi, compreso il mio partito, sapremo sicuramente trovare una convergenza. C’è buonsenso e sarà utilizzato”.
Un’intesa su un nome arriverà. Non la preoccupano le frizioni di questi giorni. “Siamo alle prime battute, servirà confrontarsi, in questa fase è normale”.
Su di lei si è arrivati in modo semplice: “Fratelli d’Italia ha vagliato la mia candidatura e ha ritenuto di presentarla”. Scelta che le fa ovviamente piacere: “Sono felice e onorata. Mi dà ebrezza, mi stimola come situazione”.
Se dovesse essere lei la candidata e quindi vincere, l’impegno sarebbe non di poco conto. “Certamente, ma io non ho paura”.
Ha le sue idee per la città, centro storico da rivitalizzare e riportarci gente a vivere, ma ritiene prematuro parlarne. A prescindere dall’incarico che andrà a ricoprire.
Con Laura Allegrini sono quattro le candidate sindaco a Viterbo. Una reale, Chiara Frontini (Viterbo 2020), essendosi già presentata. altre due molto probabili, Alessandra Troncarelli (Pd) e Luisa Ciambella (area Fioroniana) e poi lei.
“La vedo molto bene come cosa – osserva Allegrini – è un bel cambio di marcia, è positivo. Quattro donne e tutte sono lì non perché donne, ma persone valide, che hanno dimostrato d’avere talento o che magari avranno occasione di farlo”.
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